Cos’è la Valutazione delle funzioni cognitive?
La valutazione delle funzioni cognitive (o valutazione neuropsicologica) è una modalità di indagine orientata a raccogliere informazioni sulle capacità e difficoltà del bambino/a o del ragazzo/a (dai 5 ai 17 anni) di fronte a diversi compiti.
L’obiettivo è quello di delineare un profilo cognitivo e funzionale, rappresentativo delle caratteristiche individuali del minore, che evidenzi non solo gli aspetti deficitari ma anche, e soprattutto, i punti di forza e le peculiarità del singolo.
Le capacità cognitive esaminate sono attenzione, memoria e apprendimento, percezione, linguaggio, ragionamento logico-deduttivo e astratto. In presenza di difficoltà scolastiche vengono anche approfondite le competenze inerenti le capacità di lettura e comprensione del testo, scrittura, calcolo, senza dimenticare gli aspetti emotivi e comportamentali.
Perché si richiede una valutazione neuropsicologica?
Una valutazione neuropsicologica approfondita si integra in ogni situazione in cui è necessario approfondire l’origine di una qualche difficoltà sperimentata dal bambino, riportata da genitori e insegnati, come ad esempio:
- difficoltà nel raggiungimento di alcune tappe di sviluppo previste per bambini o ragazzi di pari età
- difficoltà nello svolgimento dei compiti in autonomia, svogliatezza e “pigrizia”
- difficoltà di concentrazione e memorizzazione
- difficoltà nel portare a termine consegne e istruzioni
- difficoltà nell’acquisizione delle prime abilità di letto-scrittura e/o calcolo
- difficoltà nella comprensione dei testi
- difficoltà a restare fermi e seduti quando richiesto
Come si svolge la valutazione neuropsicologica?
La valutazione neuropsicologica è preceduta da un colloquio clinico che permette di raccogliere informazioni anamnestiche ed inerenti la storia del minore. Queste informazioni forniscono un primo resoconto del contesto ed indirizzano le azioni di valutazione successive.
Segue, quindi, la somministrazione dei test standardizzati per la valutazione delle funzioni cognitive (memoria, attenzione, linguaggio, percezione, ragionamento, ecc..) ed eventualmente di altri strumenti per l’approfondimento funzionale, emotivo, comportamentale e delle abilità scolastiche (lettura e comprensione del testo, scrittura, calcolo).
Le informazioni così raccolte, insieme a quanto osservato dal professionista in sede di incontro e riferito dal familiare, concorreranno a comporre la relazione clinica sullo stato neuropsicologico e funzionale del minore.
In sede di incontro di restituzione questa verrà esposta alla famiglia insieme alle possibilità di intervento.